CRISI
UMANITARIA NEGLI OSPEDALI IN PALESTINA
APPELLO URGENTE
INTERVENGA SUBITO LA COMUNITA' INTERNAZIONALE
Uno dei principi basilari del diritto umanitario
internazionale riguarda l'obbligo per gli Stati di
assicurare l'accesso alle cure mediche per qualsiasi
ferito, compresa la sua evacuazione se necessario, la
protezione degli ospedali civili e del personale medico,
il trasporto medico e garanzia dei rifornimenti
sanitari.
E' per questo che il sistematico impedimento ai soccorsi
medici, da parte delle forze di sicurezza israeliane sin
dall'inizio dell'escalation, cominciato all'attacco al
campo di rifugiati di Balata, il 28 febbraio, è in
chiara violazione del diritto umanitario internazionale.
Un piu' recente esempio di violazione della neutralità
dei soccorsi è la situazione a Ramallah dove
l'accesso alle cure mediche viene ostacolato in diversi
modi.
Dopo l'attacco al personale medico sulle ambulanze
durante gli ultimi giorni, il PCRS ha deciso di
coordinare ogni movimento con l'esercito israeliano;
questo ha portato a ritardi che vanno dai 30 minuti alle
2 ore. In caso di feriti gravi, dove il tempo è un
fattore assolutamente cruciale, i ritardi possono causare
un aggravamento delle condizioni del paziente.·
Nonostante il preventivo coordinamento con le autorità
israeliane, le ambulanze sono state ugualmente colpite.
Per esempio, ieri alle 17,15, una jeep dell'ICRC di
scorta a un'ambulanza della PRCS è stata colpita
da tre proiettili
Da quel momento la PRCS ha sospeso tutti i movimenti fino
a quando l'autorità israeliana non garantirà la
sicurezza delle sue ambulanze. Ieri notte, la PRCS
ha registrato 19 chiamate da Ramallah e Al Bireh, che non
hanno ricevuto risposta.
A causa delle limitazioni di spostamento e degli attacchi
al personale medico e alle ambulanze, feriti e morti non
possono essere evacuati. Per esempio, ieri attorno alle
22, Shefa Ratha Tawil, 56 anni, un'abitante di Al Bireh
la cui casa era stata circondata dai carri armati, ha
avuto un attacco di cuore. I familiari hanno chiamato
un'ambulanza, ma quando è arrivata sul posto le è stato
vietato il passaggio. Attorno alle 24, la donna è morta.
Fino alle 12 di oggi non è stata permessa alcuna
evacuazione dei corpi.
A causa della chiusura e del coprifuoco imposto a
Ramallah, gli ospedali non possono ricevere rifornimento
sanitari nè di cibo. Per esempio, l'amministrazione
dell'ospedale di Ramallah ha detto che hanno
urgente bisogno di ossigeno. Alle 15 di oggi LAW ha
assicurato che all'UNRWA e alla OCRC sarà permesso di
trasportare ossigeno, cibo e acqua per l'ospedale.
Tuttavia, fonti dell'ospedale hanno detto alla LAW che la
quantità di ossigeno autorizzato per il trasporto sarà
consumato nel giro di sei ore. Ieri, quando uno degli
autisti dell'ambulanza dell'ospedale, Hani Hamadi, ha
tentato di portare rifornimenti sanitari e cibo
all'ospedale, è stato costretto a tornare indietro
dopo che la sua ambulanza è stata colpita.
Sono stati attaccati gli ospedali. Per esempio, il
Ramallah Government Hospital ha subito la distruzione
delle tubature dell'acqua. Di conseguenza, manca l'acqua
da ieri Anche le linee telefoniche sono state interrotte.
Da oggi alle 11, l'esercito israeliano ha proibito
l'evacuazione dei feriti al Ramallah Government Hospital,
che è l'ospedale piu' grande e importante della città.
Per questa ragione, alcuni pazienti sono stati
trasportati all'Arab Medical Care Hospital, che si trova
al centro della città ed è meno equipaggiato. Al
momento in cui scriviamo(15,30), la LAW ha ricevuto
notizie di 32 persone ferite a Ramallah solo nella
giornata di oggi, 9 delle quali in condizioni gravi.
Poichè l'Arab Medical Care Hospital non ha sufficienti
chirurgi e equipe medica, come gli anestesisti, l'equipe
medica del Ramallah Government Hospital e dello
Sheikh Zayed Hospital hanno tentato di fornire
assistenza, ma l'esercito israeliano ha sbarrato loro la
strada pribendo l'ingresso all'Arab Medical Care
Hospital.
Di fronte alla crisi umanitaria negli ospedali , inclusi
Ramallah e Al Bireh, la LAW sollecita con urgenza
l'intervento della comunità internazionalen in
particolare degli Stati Uniti e degli Stati membri
dell'Unione Europea, perchè Israele dia garanzia di non
ostacolare i soccorsi medici per tutti coloro che ne
hanno bisogno e che gli attacchi agli ospedali, alle
ambulanze e al personale medico cessino
immediatamente.
Inoltre, la LAW sollecita la comunità internazionale ad
aprire un'inchiesta e a procedere contro ogni azione di
attacco alle ambulanze , alle equipe mediche e alle
istituzioni che provochino la morte o il grave
ferimento, per determinare se si tratti di atti
deliberati. Ogni attacco deliberato costituisce una
grave violazione della IV Convenzione di Ginevra ed è
per questo un crimine di guerra.
diffusione
DONNE IN NERO
traduzione dall'inglese a cura di A.CotoneRoma 14 03 02
con
preghiera di diffusione
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