21/01/02

Newsletter da Legambiente Emilia-Romagna
BLOCCHI ANTI-SMOG IN EMILIA-ROMAGNA
PIACENZA E PARMA DANNO LEZIONE
STRADE QUASI VUOTE E AUTOBUS PIENI
I TRASGRESSORI SONO MASCHI E QUARANTENNI

Una domenica di blocco del traffico non risolve i problemi dello smog.
Eppure può bastare per vedere quali sono gli amministratori che vogliono affrontare il problema, al di là dei riferimenti legislativi.
E' ormai noto che la direttiva Ue sui limiti delle polveri fini (PM 10) non fa fede in Emilia-Romagna, a differenza che in Lombardia, unica Regione in Italia ad averla adottata.
Ciò non ha impedito alle amministrazioni comunali di Piacenza e Parma, le uniche in Emilia-Romagna a prendere provvedimenti a favore della salute dei cittadini.
Legambiente vuole rimarcare il dato politico-culturale di questa posizione, in vista della riunione convocata domani dalla Regione Emilia- Romagna.

"Si dice che lo smog non ha colore politico - dichiara Francesco Dradi,segretario regionale di Legambiente - E, basta vedere i dati pubblicati quotidianamente dall'Arpa, le polveri fini sforano i limiti, pesantemente, in tutte le città emiliano-romagnole.
Guarda caso però a prendere provvedimenti sono solo due amministrazioni di centro-destra. E questo, a nostro avviso, fa risaltare maggiormente la politica dello struzzo della giunta Guazzaloca a Bologna ma anche l'immobilismo dei centrosinistra locali sulle tematiche ambientali. Ed è sconcertante che ci si affidi a "mamma" Regione per prendere decisioni, come se si fosse in attesa della linea politica."

"C'è anche da domandarsi - prosegue Dradi - dove sono finite i bei criteri e le belle parole dell'Agenda 21 se, proprio su un problema come lo smog, non si trova il modo di "concertare soluzioni partecipate" con tutti i riferimenti cittadini, dalle categorie economiche alle associazioni di tutela ambientale.
E questo aspetto, su che fine fa l'Agenda 21, riguarda tutti i comuni anche quelli di Piacenza e Parma che hanno deciso il blocco del traffico".

Al proposito tra le due città meglio Piacenza di Parma. Un errore, secondo Legambiente, la decisione di Parma di lasciare una finestra di due ore, dalle 13 alle 15, per la libera circolazione.
In generale il blocco del traffico è stato ben accolto, strade quasi vuote e autobus pieni. Certo non sono mancati i trasgressori e, tutto sommato, erano pochi i vigili urbani per prevenzione e repressione.

L'identikit dell'automobilista trasgressore, secondo l'osservazione diretta di Legambiente a Parma e Piacenza, si può delineare in questo modo:al 70% è uomo adulto, tra i trenta e quarant'anni con automobile di cilindrata medio-alta. In prevalenza solo ma anche con la famiglia a
bordo.
Un restante 20% di automobilisti impuniti invece è costituito da donne giovani, sui trent'anni, sole. Completevano la pattuglia di trasgressori diverse auto alla cui guida c'erano immigrati.
C'è da domandarsi chi, tra questi automobilisti, potesse davvero affermare di "non essere a conoscenza" dei divieti.



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