NOTA PER LA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SULLE CONDIZIONI DI IGIENE E SICUREZZA NEL LAVORO IN EMILIA ROMAGNA.

PREMESSA

CGIL CISL UIL Emilia Romagna giudicano positivamente la iniziativa del Parlamento di promuovere, una inchiesta conoscitiva sulle condizioni di igiene e sicurezza nel lavoro. Nel periodo che data dalla approvazione del dlgs 626.94 Cgil Cisl Uil Emilia Romagna sono state impegnate affinché non fossero stravolti, nei testi legislativi nazionali, gli indirizzi più innovativi derivanti dalla Direttiva Europea 391/89.

La sequenza di rinvii e di proroghe, concesse dai diversi Governi che si sono succeduti dal 1994 ad oggi riferite alla applicazione delle procedure e delle nuove metodologie di gestione dei rischi a livello aziendale hanno prodotto una serie di difficoltà nella costruzione del nuovo sistema di prevenzione partecipata.

Lo stesso Decreto n.670 del 31.12.96 contenente differimenti per la applicazione delle sanzioni e ulteriori proroghe per diversi e vasti settori della Pubblica Amministrazione ha, ancora una volta depotenziato l'impegno da parte di una serie di imprese verso la messa a regime degli adempimenti riguardanti le procedure di valutazione del rischio, compilazione del documento, consultazione dei RLS e le necessarie iniziative di informazione e formazione dei lavoratori in materia di igiene e sicurezza nel lavoro.

Pertanto, per quanto attiene l'obiettivo di "acquisire elementi di conoscenza e valutazione circa l'attuazione del dlgs 626.94, con specifico riferimento alla nomina dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza......", si può affermare che vi é stato un impegno consistente da parte delle OO.SS affinché fossero eletti o designati il maggior numero possibile di RLS nelle aziende : oltre 3000, secondo le nostre stime e informazioni.

Nel contempo il susseguirsi delle proroghe e dei rinvii ha ritardato la definizione degli accordi interconfederali per l' istituzione degli Organismi Paritetici Territoriali e Regionali con effetti negativi per quanto attiene la promozione dell'organizzazione della formazione per gli stessi RLS.

Le OO.SS CGIL CISL UIL della Emilia Romagna hanno provveduto, per mitigare il danno e il disagio prodotto dai ritardi indotti dalle reiterate proroghe, a promuovere oltre 100 iniziative di formazione di base d'iniziativa sindacale, per consentire ai Rappresentanti dei lavoratori di iniziare a svolgere sin dall'inizio del 1995 le attribuzioni ad essi assegnate. Questa prima fase di formazione d'iniziativa sindacale che è stata realizzata usando risorse sindacali e permessi del monte ore delle RSU, é ora superata dal fatto che gli OPT hanno cominciato a funzionare e hanno preso inizio i corsi promossi dagli OPT stessi.

L'iniziativa sindacale precedente la approvazione del dlgs 626.94 non é stata priva di limiti: infatti la contrattazione di 2° livello, nel periodo '91-'94 si é occupata in modo inadeguato della sicurezza: solo il 40% degli integrativi aziendali contiene questa voce, ma per lo più nei termini di richiesta di informazioni.

SCENARI RISPETTO ALLA EVOLUZIONE DEL LAVORO E DEI PROFILI DI RISCHIO E PROPOSTE OPERATIVE.

I processi di ristrutturazione aziendale avvenuti negli ultimi anni hanno comportato la adozione di nuove modalità gestionali che prevedono la riduzione delle scorte a magazzino e un forte incremento delle attività di trasporto su gomma dei semilavorati tra le diverse aziende sino al completamento del prodotto. In alcuni territori, questa nuova modalità organizzativa ha comportato nuove problematiche di rischio correlate ad una forte intensificazione del traffico.

Nel comprensorio delle ceramiche (Sassuolo Scandiano,ad esempio) la ridotta emissione derivante dalle bonifiche impiantistiche degli impianti di produzione, é stata sostituita dall'inquinamento grave prodotto dal passaggio di oltre 18.000 camion al giorno, contro i 13.000 di cinque anni fa. Questi fenomeni presenti anche in molte altre aree producono situazioni problematiche di inquinamento e di pericolo di incidenti stradali per le popolazioni residenti.

La Regione Emilia Romagna sarà interessata a breve dall'insediamento di oltre 30 cantieri per la necessaria costruzione del quadruplicamento ferroviario veloce e diversi altri per la costruzione della variante di valico.

Per oltre 7 anni nel territorio regionale, la costruzione del quadruplicamento ferroviario Piacenza Prato comporterà una complessa problematica per la gestione degli impatti ambientali, sociali e sanitari. Cgil Cisl Uil hanno aperto a tale riguardo un confronto con la Regione Emilia Romagna per definire un programma integrato per la gestione degli impatti e per la prevenzione dei rischi di infortuni sul lavoro.

Cgil Cisl Uil E.R. richiamano l'attenzione sia sulla inadeguatezza in diversi territori dei Servizi delle Aziende Usl preposti alle funzioni di vigilanza e ispezione e di assistenza in materia di salute e sicurezza nel lavoro che si troveranno a dovere svolgere, oltre le normali funzioni di vigilanza e di intervento verso le attività produttive già in essere in ciascun territorio, un intervento di particolare impegno, in ragione della pericolosità dei lavori, verso i cantieri che costruiscono queste grandi infrastrutture.

Questi sono i nodi critici sui quali occorre sin d'ora che vi sia una programmazione della Regione al fine di dotare di professionalità adeguate i Servizi d Prevenzione delle Aziende USL.

Occorre inoltre, al fine di evitare fenomeni di lavoro nero, irregolare e/o illegale in questa nuova condizione che si verrà a creare con l'apertura dei cantieri , adeguare gli organici degli Ispettorati del Lavoro, già ora largamente insufficienti a fare fronte alla struttura produttiva. Cgil Cisl Uil , congiuntamente alle Organizzazioni Categoriali dei trasporti, dopo il grave incidente del luglio 1996 nel quale morirono tre lavoratori che svolgevano lavori di manutenzione lungo la linea ferroviaria , hanno siglato un accordo con le FS e con l'Azienda Strukton al fine di adottare in forma anticipata le modalità gestionali e organizzative previste dalla Direttiva Cantieri Mobili.

In un recente Convegno Regionale Cgil Cisl Uil hanno rilevato che, nel settore dei Servizi delle Aziende Usl preposti alle funzioni di vigilanza ed ispezione, rispetto agli organici del '94, si registrano 100 operatori in meno ; per quanto riguarda gli Ispettorati del lavoro si registrano , sempre su scala regionale, 329 operatori in meno rispetto a quelli previsti dalle piante organiche.

In questo ambito Cgil Cisl Uil richiamano l'esigenza che sia fatto ordine e chiarezza in materia di legislazione sugli appalti che ponga fine alla pratica del massimo ribasso, adottata in particolare da Enti della P.A.. Questa pratica introduce elementi di distorsione del mercato e favorisce in molti casi Aziende che operano in condizioni ai confini della illegalità e che non adottano le misure di base per la sicurezza.

Da ultimo Cgil Cisl Uil dell' Emilia-Romagna ritengono utile, al fine di perseguire migliori livelli di sicurezza, sia valutata la possibilità di estendere la normativa sui cantieri mobili ai cantieri fissi aventi particolari caratteristiche quali l'esistenza di rapporto continuativo di appalto e subappalto. Ciò significherebbe :

- responsabilizzare tutte le imprese che operano nell'ambito di un ciclo produttivo;

- realizzare sistemi di organizzazione del lavoro che comunicano tramite i coordinatori della sicurezza;

- sviluppare una attività di informazione e formazione integrata

Bologna 28 febbraio 1997

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