CONTRO IL TERRORISMO
CONTRO UNA RISPOSTA DI GUERRA
PER LA DEMOCRAZIA E LA LIBERTA'


La  FIOM-CGIL  di  Bologna,  in base alle decisioni assunte dalla Direzione Nazionale  all'Assemblea  delle  delegate  e  dei  delegati di Verona dello scorso  28 settembre e dal Comitato Centrale della Fiom Nazionale lo scorso 4  ottobre,  propone  una vasta campagna di assemblee per discutere in ogni luogo di lavoro degli sviluppi della situazione internazionale, delle gravi
proposte  avanzate dal Governo alle parti sociali e per la lotta a sostegno
del Contratto Nazionale.

Pubblichiamo il testo della Direzione Nazionale FIOM-CGIL

La  Direzione  nazionale  della  Fiom  considera  indispensabile  che  alla
tremenda strage terroristica compiuta negli Stati Uniti l'11 settembre 2001
venga risposto con una forte e decisa iniziativa contro i responsabili.
L'orrore   per   quanto  è  avvenuto  in  America  si  coniuga  alla  piena
consapevolezza  che  ogni  atto di terrorismo distrugge vite, mina i valori
della  convivenza  umana  e  comporta  un attacco alle fondamentali libertà
democratiche.  Consapevolezza  che  è  parte  integrante   della  storia  e
dell'esperienza  delle  lavoratrici  e  dei  lavoratori italiani, da sempre
attivamente avversari ad ogni sua espressione.
Il   terrorismo   va   perseguito  e  battuto  con  i  necessari  strumenti
diplomatici,  politici,  economico  finanziari, repressivi. Va rifiutato il
tentativo   di  contrapporre  civiltà  e  popoli  che  oltretutto  alimenta
intolleranza  e  xenofobia.  La  Direzione  nazionale  Fiom  respinge  ogni
tentazione  e  forma di guerra. La guerra sempre, inevitabilmente, colpisce
le  popolazioni  civili inermi e deprime i principi democratici degli stati
che ne sono coinvolti.
La  Direzione nazionale della Fiom esprime piena soddisfazione per le oltre
300.000  firme  raccolte  fra  le  lavoratrici e i lavoratori delle aziende
della   Federmeccanica   contro  l'accordo  separato  sul  Ccnl  e  per  il
referendum. I dati conclusivi saranno documentati a giorni, ma già possiamo
affermare  che  è  stato superato il numero di sì alla piattaforma unitaria
votata dai lavoratori per l'avvio della trattativa con Federmeccanica.
Si  pone  così  con  trasparente  evidenza  una  enorme  generale questione
democratica  che  prefigura  la  liquidazione  del significato stesso della
contrattazione  collettiva:  in assenza  di una legislazione che vincoli le
trattative  al  voto, una minoranza può decidere per tutti e la controparte
diventa libera di scegliere i propri interlocutori secondo convenienza.
E'  una gravissima deregolazione delle relazioni sindacali che fa cadere le
condizioni  necessarie  per  lo  svolgimento  democratico della funzione di
rappresentanza  e mette in scacco i diritti dei destinatari degli accordi ?
le lavoratrici e i lavoratori.
Ciò  mentre si prospetta l'urgenza di fronteggiare il rischio di un attacco
ai  salari,  alle  pensioni, ai diritti nel lavoro, già preannunciato dalle
intenzioni  del  Governo, e mentre continuano e si acutizzano i processi di
ristrutturazione  delle imprese che tendono ad una generale precarizzazione
del lavoro.
Intanto,  le  lavoratrici  e i lavoratori artigiani sono da oltre un anno e
mezzo  in  attesa  di  aprire il confronto per  rinnovare il loro Contratto
nazionale   di   lavoro.  Questo  vuoto  insopportabile  determinato  dalla
difficoltà  a  costruire  la  piattaforma  unitaria  verrà superato con gli
strumenti della democrazia.
La  Fiom,  sostenuta  dal  consenso  dimostrato dalla raccolta delle firme,
proclama lo sciopero generale della categoria con manifestazione a Roma:

- Per riconquistare il diritto a contrattare.
- Per affermare il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a decidere.
 -       Per   respingere   la   pretesa  di  comprimere  salari,  diritti,
occupazione, libertà.

Intanto,  verranno  attivate  le iniziative necessarie per far valere nelle
opportune sedi istituzionali le ragioni delle firme raccolte.
Il  Comitato Centrale della Fiom convocato nei prossimi giorni stabilirà le
tappe di questo percorso.


Pubblichiamo il testo del Comitato Centrale FIOM-CGIL

Il  Comitato  centrale della Fiom, riunito oggi a Roma, riconferma in tutte
le sue parti il documento della Direzione letto nell'Assemblea dei delegati
di Verona il 28 settembre scorso.

Le ragioni della nostra mobilitazione sono tutte confermate dall'uscita del
Libro  bianco  del  Governo che attacca i diritti del lavoro e le pensioni,
annulla  la  contrattazione collettiva, rende del tutto esplicito l'attacco
generale dello stesso Governo e della Confindustria.

I  risultati  certificati  della  straordinaria raccolta delle firme contro
l'accordo separato e per il referendum verranno illustrati in un'iniziativa
pubblica  insieme  a  personalità  che  hanno  partecipato  ai  Comitati di
garanzia  e  verranno  portati,  insieme  alla  Cgil, da una delegazione di
metalmeccanici  al  ministro  del  Lavoro  per chiedere la riapertura della
trattativa  per  il  biennio  contrattuale.  Al contempo, così come scritto
dalla  Fiom alla Federmeccanica dopo l'uscita del Dpef il 16 luglio scorso,
procediamo  alla rivalutazione della piattaforma rivendicativa da 135mila a
155mila lire.

All'insieme  di  queste  rilevantissime  iniziative e alle assemblee per la
preparazione  dello  sciopero,  è  necessario  accompagnare una campagna di
assemblee  con  le lavoratrici e i lavoratori per discutere i contenuti del
Libro  bianco  e per acquisire fino in fondo consapevolezza del progetto in
corso;  un  progetto  che  il  Governo  non  intende  nemmeno affrontare in
Parlamento  ma  attuare  attraverso  leggi  delega  definite  entro  il  15
novembre.

Per  tutte  queste  ragioni,  il  Comitato  centrale della Fiom conferma lo
sciopero  generale  dei metalmeccanici e la manifestazione nazionale a Roma
spostandone la data dal 9 al 16 novembre.

Il  Comitato centrale della Fiom parteciperà come sempre alla Marcia per la
pace  Perugia-Assisi del 14 ottobre e per questo ribadisce la posizione già
espressa dalla Direzione Fiom: "Il terrorismo va perseguito e battuto con i
necessari    strumenti    diplomatici,    politici,   economico-finanziari,
repressivi.  Va rifiutato il tentativo di contrapporre civiltà e popoli che
oltretutto  alimenta  intolleranza e xenofobia. La Direzione nazionale Fiom
respinge   ogni   tentazione   e   forma   di  guerra.  La  guerra  sempre,
inevitabilmente, colpisce le popolazioni civili inermi e deprime i principi
democratici degli Stati che ne sono coinvolti".

Roma, 4 ottobre 2001

Su queste basi la FIOM-CGIL di Bologna partecipa:

Ø LUNEDI' 8 OTTOBRE ALLE ORE 17,30 alla MANIFESTAZIONE in PIAZZA NETTUNO
indetta dal BOLOGNA SOCIAL FORUM


Ø DOMENICA 14 OTTOBRE alla MARCIA PERUGIA-ASSISI organizzando un Pullman.
Per le prenotazioni rivolgersi alle zone sindacali.


Bologna, 8 Ottobre 2001


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