2° Assemblea dei
Rappresentanti per la Sicurezza (RLS) Emilia Romagna. Forlì 11 giugno 1999 - Si è svolta a Forlì la seconda Assemblea Regionale dei RLS , promossa dalle Segreterie Cgil Cisl Uil della Emilia Romagna. La partecipazione è stata ampia, oltre ogni aspettativa: oltre 400 partecipanti, uomini e donne, lavoratori e lavoratrici, delegati sindacali, in grande maggioranza anche con l'incarico di RLS hanno partecipato alla 2a Assemblea dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Una assemblea tesa ed attenta che ha seguito i lavori con concentrazione, sia pure in una condizione di disagio a causa del caldo e della sala che non riusciva a contenere i partecipanti. Dopo la relazione di Denis Merloni sono seguiti una serie di interventi di RLS che hanno sottolineato problemi e difficoltà a svolgere un ruolo di rappresentanza volontaria sui temi della salute e della sicurezza in contesti aziendali ove prevalgono logiche che non mettono la questione della gestione della sicurezza tra le priorità. L'elevato numero di infortuni , trends che tendono a crescere, la persistenza degli infortuni con lesioni permanenti e gravi che pregiudicano la qualità della vita di migliaia di persone ogni anno (oltre 24.000 di media per anno negli ultimi 18 anni a livello nazionale, 2300 circa a livello regionale) sono il database duro ed ineludibile con il quale fare i conti. E' con questi dati che il sindacato tutto si trova a fare i conti, come si trova a fare i conti il sistema paese: il costo umano e materiale è intollerabile per un paese civile. Diversi interventi hanno richiamato l'esigenza di sviluppare iniziative contrattuali che abbiano come obiettivo la piena applicazione della legge in senso materiale e concreto e non formale. Vi deve e ci può essere uno sforzo delle categorie per sviluppare una propria iniziativa che approfondisca il nesso che c'è tra organizzazione del lavoro, condizioni di lavoro e qualità: in questo ambito vi è il tema della sicurezza come paradigma con il quale misurare la stessa qualità complessiva della gestione aziendale. Allora non si spiega la difficoltà per i RLS a svolgere il proprio ruolo, i propri adempimenti se non con la sindrome "del sidecar", ovvero della collateralità con la quale viene considerata la questione della sicurezza. Il RLS assai spesso vive la condizione del passeggero del sidecar, non dirige il percorso, è ospite non sempre gradito sul carrozzino laterale : chi guida la motocicletta della contrattazione sono suoi compagni che non sempre richiedono il suo parere sulla direzione di marcia o sulle svolte da effettuare per evitare guai... La sindrome del "sidecar" affligge allo stesso modo , nell'ambito aziendale, altre figure, come quella del Responsabile Prevenzione e Protezione rispetto a chi dirige l'impresa: gli viene richiesto in forme anche esplicite di non esagerare nella espletazione dei propri compiti, proprio di quelli sostanziali, per evitare che si creino problemi ed ostacoli a chi la responsabilità di organizzare la produzione e dei risultati. Fuori dall'ambito aziendale la sindrome si verifica nei Servizi di Prevenzione della Ausl, ove questi Servizi, rispetto ad altri sono considerati dai Direttori Generali come marginali o serbatoi dai quali attingere uomimi e risorse. La sindrome del sidecar va combattuta con una iniziativa tutto campo con la piena affermazione della priorità sicurezza. Una priorità quella della sicurezza, come ha affermato Cofferati nell'intervento a conclusione dei lavori che è imprescidibile con il processo necessario di qualità e di qualificazione dei processi e dei prodotti, di fuoriuscita da una subcultura imprenditoriale tesa alla restrizione del costo del lavoro. In questo ambito si pongono a tutto campo i problemi della qualità complessiva della contrattazione di 1° e 2° livello e della iniziativa proprie delle categorie ad entrare nel merito di questi aspetti. Nell'ambito della iniziativa il Prof.Giovanni Mottura ha ricordato la figura di Luciano Lama e il suo impegno in materia di sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento alla sua presidenza della Commissione interparlamentare che svolse nel 1989 una iniziativa di indagine conoscitiva su questi temi. Questo resoconto sommario non fa giustizia della ricchezza di proposte, riflessioni che sono state espresse in questa assemblea unitaria promossa da Cgil Cisl Uil regionali. Un materiale ricco che da speranza e prospettiva ad un percorso difficile, ma possibile e necessario, verso la costruzione di contesti lavorativi più sicuri. L'impegno del Sindacato è quello di esserci e di correggere, tramite l'apprendimento derivante dalla esperienza , anche i propri limiti registrati in questa prima fase di applicazione del dlgs 626.94. Prima Documentazione (nota : la documentazione completa sarà postata il giorno 16.06.99) |