Il mio primo approccio con internet avviene quando il Comune di Bologna, nel 1994 offre la possibilità ai cittadini di avere la posta elettronica gratuita. Io avevo già da prima una email, ma erano poche le persone con cui comunicare nell'ambito del territorio regionale in cui io opero, per lo più me ne servivo per mantenere rapporti epistolari con alcuni amici brasiliani.
Nel momento in cui a Bologna si da avvio alla esperienza positiva di Iperbole, si moltiplicano in Bologna e nel territorio regionale le persone con a disposizione la email e per iniziative simili di altre Amministrazioni municipali che promuovono le Reti civiche in pochi mesi nel 1994 cominciano ad essere in molti ad avere la email nel territorio della Emilia Romagna.
Il primo esperimento è quello della distribuzione via email internet di un newsletter (Lettere per la prevenzione[questo è un numero di Lp.lettere per la prevenzione - nuova serie - aprile 1997] che facevamo già e distribuivamo con un BBS dal 1992 a poche decine di affezionati lettori.
Il newsletter veniva allora ,fino al 1995, distribuito ad una mailing list di circa 600 lettori sul territorio italiano.
La tecnica del file allegato in formato Ascii trasferito in modo artigianale con Eudora è ormai nella memoria. Le persone interessate richiedevano il file via email dopo che questo era stato annunciato in alcuni newsgroup.
Già allora la gestione di una mailing list con più di 600 persone era problematica, in quanto richiedeva una manutenzione continua sia della lista sia delle nuove iscrizioni.
Lp lettere per la prevenzione aveva le caratteristiche di un newsletter pensato per la riproduzione cartacea.
Questa esperienza in breve tempo viene superata dalla possibilità di allestire un sito sperimentale tramite il web.
Comprendiamo, nel Dipartimento Cgil regionale che si occupa di prevenzione salute e sicurezza che è possibile con poco sforzo e molta buona volontà allestire un sito un pò rudimentale ma efficace rispetto ai nostri scopi.
E' così che nasce in forma sperimentale nel settembre del 1996 Salute e Sicurezza nel Lavoro Home Page .
Poichè avevamo fretta non potevamo aspettare il server e decidemmo di utilizzare i due mega che GeoCities generosamente offre come provider USA dalla California gratuitamente ai giovanotti un pò narcisisti per farsi le loro home pages, per farne uno strumento di comunicazione ancora un pò limitato ma efficace.
Vi assicuro che due mega, se non si usano troppe immagini o file multimediali sono una bella risorsa.
Sinora abbiamo occupato solo la metà di quello spazio e non ci siamo certo sentiti limitati!!
Qui finisce la cronaca. Quello che a me sta più a cuore invece è sviluppare una riflessione più accurata sull'utilizzo della rete per lo sviluppo delle conoscenze in materia di salute e sicurezza nel lavoro.
Vi è un utilizzo che serve per far circolare informazioni e in questo è sufficiente aprire siti che devono essere curati e portare per davvero agli utenti informazioni utili.
Il sito di Ambiente e Lavoro di Milano in questo è stato il precursore così come sono di straordinaria utilità una serie di siti in lingua inglese come il sito OSHWEB-Occupational Safety & Health WEB e altri siti che offrono una rappresentazione su come il problema salute e sicurezza viene affrontato in diverse parti del mondo.
Tutto questo è straordinario. per chi come me viene dalle esperienze degli anni '70 e dalla curae dalla pazienza con cui si ricercavano e si attendevano le Riviste specializzate, i manuali, le schede tossicologiche che si possono trovare ora nel Gopher della università dell'Utah e in dieci altre banche dati, è straordinario ma pone qualche problema.
I nodi critici
Anche la tecnologia internet ha dei limiti: in Italia registriamo tuttora un ritardo notevole per quanto attiene la diffusione degli accessi.
1) I lavoratori che dispongono in qualche forma di un accesso sono assai pochi, poichè pochi possiedono un computer e ancora meno sono coloro che hanno 300 -400 mila lire all'anno da investire nell'acquisto di un accesso da un qualche provider.
2) E' possibile tuttavia rendere disponibili stazioni di lavoro atte a collegarsi in internet nelle Sedi sindacali e/o nelle sedi aziendali delle RSU.
3) Occorre anche svolgere una azione di alfabetizzazione per avvicinare all'utilizzo di questa tecnologia di comunicazione i RLS più evoluti e disponibili, in particolare per quanto attiene la ricerca di documentazione dalle bacnhe dati nazionali: Inail e quelle che verranno messe a disposizione nel tempo.
4) E' un fatto positivo che diversi giovani RLS abbiano già queste capacità e una certa conoscenza della lingua inglese che consente loro di " cavarsela per quanto riguarda la consultazione e la ricerca in rete di informazioni.
5) E' possibile sperimentare la gestione di un sito degli RLS nel quale possono essere messe in rete le esperienze così come sarebbe importante utilizzare al meglio il newsgroup Prevenzione Lavoro ch è ancora sottoutilizzato.
La seconda area di questioni riguarda invece una riflessione ed uno studio sulla trasfomazione del lavoro derivante dall'uso della rete dagli aspetti più semplici derivanti dalla interazione di umani che comunicano sempre più tramite macchine a quelli più complessi riferiti agli impatti che questa tecnologia può produrre nella organizzazione complessiva del lavoro e della società.
Mi rendo conto che questa è già tematica per un altro Convegno che potrebbe contenere primi spunti di ricerca sul telelavoro.
Esiste a questo proposito il sito Italian Telework Net che offre una ricca documentazione in materia.
Sono naturalmente disponibile a partecipare ad un Progetto su questi temi.
Grazie